❗️Attenzione: molti fornitori non comunicano la pratica ENEA — ma il rischio è vostro

Attenzione alla pratica ENEA: rischi la detrazione!

❗️Attenzione alla pratica ENEA: rischi la detrazione!
Scopriamo come mettersi in regola.

Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un numero crescente di casi in cui fornitori e installatori non comunicano correttamente la pratica ENEA, o peggio, non la eseguono affatto, anche in presenza di lavori per cui è obbligatoria dal 2022.

Quali interventi richiedono la comunicazione ENEA?

Dal 2022, l’obbligo di invio della pratica ENEA è stato esteso a tutti gli interventi edilizi che comportano un risparmio energetico, inclusi quelli con Bonus Casa 50%.
Alcuni esempi comuni:

  • Sostituzione infissi e serramenti

  • Installazione o sostituzione di caldaie a condensazione

  • Climatizzatori invernali ed estivi (pompe di calore)

  • Pannelli solari termici

  • Coibentazioni (pareti, tetti, pavimenti)

Anche se l’intervento rientra nel Bonus Casa (e non nell’Ecobonus), l’invio all’ENEA è diventato obbligatorio. Prima era consigliato. Ora è necessario per non perdere la detrazione.


⏱️ Entro quando va inviata?

La pratica ENEA deve essere trasmessa entro 90 giorni dalla fine lavori o dal collaudo.


⚠️ Cosa succede se non è stata inviata nei tempi?

Se si dimentica la comunicazione o il fornitore non la fa:

  • La detrazione è a rischio

  • Se la si presenta in ritardo, è possibile rientrare grazie alla remissione in bonis


Come rimediare: la Remissione in Bonis

È ancora possibile regolarizzare la situazione prima della presentazione della dichiarazione dei redditi (730 o modello Redditi).
Ecco cosa fare:

  1. Predisporre e inviare la pratica ENEA anche oltre i 90 giorni, a patto che:

    • si tratti di mero ritardo e non omissione volontaria

    • non sia ancora stata inviata la dichiarazione dei redditi

  2. Pagare una sanzione fissa di € 250, con modello F24 ELIDE, usando il codice tributo 8114.

⚠️ Dopo l’invio tardivo, è importante conservare ricevute e copia del pagamento, da esibire in caso di controlli.


Il consiglio di Punto Amico

Non fidarti ciecamente del fornitore: verifica sempre se la comunicazione ENEA è stata fatta, oppure rivolgiti a un centro CAF o professionista esperto, come Punto Amico.
Il rischio non lo corre l’installatore… ma tu!


Se hai dubbi sulla tua pratica o vuoi regolarizzare una situazione, contattaci o scrivici su WhatsApp:
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