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Successione ereditaria a Milano

Hai bisogno di fare la successione ereditaria a Milano?

Il CAF Milano Punto Amico è rinomato per le pratiche di successione ereditaria. Ci occupiamo di tutto, dallo sblocco dei conti correnti alle volture catastali.

Cosa fare per la successione ereditaria?

Verifica se è necessario presentare la dichiarazione di successione o se è sufficiente presentare la documentazione per lo sblocco immediato dei conti. Il nostro CAF, Centro Successione Ereditaria di Milano, penserà a tutto il resto.

Vuoi informazioni sulla successione ereditaria a Milano?

Contattaci telefonicamente al numero 0249674547 – 3398098074 o scrivici su WhatsApp.

Puoi anche sottoscrivere la denuncia di successione online, senza doverti recare presso uno dei nostri sportelli. La pratica viene gestita completamente da noi, compreso lo sblocco dei conti corrente e le volture catastali, grazie al nostro servizio esclusivo sul nostro portale online.

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CAF Milano per successione ereditaria

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Come fare la successione primi passi

Quando va presentata la dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata quando la persona defunta si trova in una delle seguenti condizioni:

  1. Possiede beni immobili come fabbricati o terreni, anche se in minima quota di possesso.
  2. Possiede beni mobili superiori a 100.000 €, come conti correnti, titoli, libretti ed altri beni custoditi presso istituti di credito.

Non è obbligatorio presentare la dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 € e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Come fare la successione ereditaria: i primi passi

Se la persona defunta possedeva conti correnti, titoli o altri beni di investimento a lui intestati o cointestati, gli eredi devono portare alla banca o all’ente di credito la seguente documentazione:

  1. Certificato di morte – rilasciato dalle onoranze funebri.
  2. Atto sostitutivo di notorietà – rilasciato dal comune.

Il certificato di morte viene rilasciato dall’agenzia funebre che è stata utilizzata per la cerimonia del funerale.

Quando si è in possesso del certificato di morte, è possibile richiedere la dichiarazione sostitutiva di atto notorio presso il comune.

Come si fa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio presso il comune?

Per richiedere la dichiarazione sostitutiva di atto notorio o atto sostitutivo di notorietà, un erede deve presentarsi presso il comune con la seguente documentazione:

  1. Certificato di morte.
  2. Carta d’identità e codice fiscale di tutti gli eredi, anche in fotocopia.
  3. Marca da bollo da € 16,52.

La dichiarazione serve a certificare chi sono gli eredi del de cuius. È un’autocertificazione dove un erede dichiara i dati identificativi di tutti gli eredi della persona defunta. Nel documento di fatti, vengono riportati: nome, cognome, indirizzo, codice fiscale, estremi documento, di tutti gli eredi chiamati all’eredità.

Sblocco dei conti correnti

Se non è necessario presentare la dichiarazione di successione, basterà presentare i due documenti CERTIFICATO DI MORTE e ATTO SOSTITUTIVO DI NOTORIETA’ alla banca per procedere

Se per il defunto deve essere presentata la dichiarazione di successione, la banca non sblocca i conti correnti, ma rilascia una dichiarazione chiamata “DICHIARAZIONE DI SUSSISTENZA”. Questa dichiarazione sarà necessaria per l’espletamento della pratica di successione. Nel caso in cui il defunto possedesse beni in più istituti di credito, sarà necessario richiedere la dichiarazione di sussistenza da ogni istituto di credito in cui il defunto aveva conti.


Che tempi ci sono per la successione?
Dal giorno della morte del defunto, si hanno 12 mesi di tempo per trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione, ossia il documento che descrive i beni ereditari su cui poi gli eredi dovranno pagare le tasse

Cosa succede se non si fa la successione dopo 10 anni?
Cosa succede se non si fa la successione dopo 10 anni dalla morte. Se la dichiarazione della successione non è stata presentata, l’imposta è accertata e liquidata d’ufficio dall’Agenzia delle entrate.

Quando non si è tenuti a presentare la dichiarazione di successione?
Non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.

Quando va in prescrizione la successione?
dieci anni
La prescrizione è disciplinata dall’articolo 480 del Codice Civile nel quale si legge che: Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni. Il termine decorre dal giorno dell’apertura della successione e, in caso d’istituzione condizionale, dal giorno in cui si verifica la condizione

Come si fa la rinuncia all’eredità?
Dove si fa la rinuncia dell’eredità?

La rinuncia all’eredità è l’atto con il quale il chiamato all’eredità dichiara di non volerla accettare, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti. In tale eventualità egli vi deve rinunciare espressamente per mezzo di una dichiarazione ricevuta dal Notaio o effettuata dal Cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione, altrimenti si considera come non avvenuta.

È opportuno effettuare la rinuncia prima della presentazione della denuncia di successione o comunque prima di dividere l’eredità. La rinuncia all’eredità non può essere sottoposta ad una condizione o ad un termine, né può essere limitata solo ad una quota parte dell’eredità stessa.

La rinuncia, a differenza dell’accettazione, è sempre revocabile; il rinunziante, se non è passato il termine di prescrizione di dieci anni, ha il diritto di accettare fino a che, in seguito al suo rifiuto, un chiamato di grado ulteriore non abbia a sua volta accettato.

Il chiamato all’eredità perde la facoltà di rinunciare se sottrae i beni ereditari o se comunque ha venduto o donato beni di appartenenza del defunto.

La successione ereditaria è una fase volta a far subentrare gli eredi in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al defunto e a trasferire in capo agli stessi il patrimonio ereditario.

La successione può essere “legittima” o “testamentaria

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Maggiori informazioni per la successione eredità
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  • Tempi per la successione: dal giorno della morte del defunto, si hanno 12 mesi di tempo per presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.
  • Conseguenze dell’omissione della successione: se la dichiarazione di successione non viene presentata entro 12 mesi dalla morte, l’imposta viene accertata e liquidata d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.
  • Obbligo di presentare la dichiarazione di successione: non c’è obbligo di presentare la dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Tuttavia, queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.
  • Prescrizione della successione: il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni, a decorrere dal giorno dell’apertura della successione.
  • Rinuncia all’eredità: la rinuncia all’eredità è l’atto con cui il chiamato all’eredità dichiara di non volerla accettare. La rinuncia deve essere espressa mediante una dichiarazione ricevuta dal Notaio o effettuata dal Cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione.
  • Primi passi per fare la successione: i primi passi per fare la successione includono la raccolta di documenti utili come l’atto di morte del defunto, i documenti relativi ai beni ereditari, e la presentazione della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.