Badanti ai tempi del COVID19

Badanti, colf e babysitter sono sempre stati esclusi dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione o fondi di integrazione. Questa condizione è ancora più pesante ai tempi del Coronavirus. Molte famiglie, infatti, devono decidere se proseguire con i rapporti di lavoro domestico già attivi o, per prudenza, interrompere i contratti  già instaurati.
Ma quali alternative ci sono per le famiglie?
Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Ricordiamoci che badanti e babysitter lavorano con le fasce più deboli della popolazione e quelle più a rischio.
È giusto che le lavoratrici siano particolarmente solerti nel rispettare i consigli dell’OMS per limitare la diffusione del virus.

  • Lavarsi le mani frequentemente
  • Mantenere le distanze interpersonali ad un metro
  • Sanificare gli ambienti con prodotti a base di alcol e cloro
  • Non esporre anziani e persone con patologie a rischio

In caso di sospetta malattia respiratoria in atto, non presentarsi negli ambulatori e nei pronto soccorso ma chiamare il medico di famiglia o il 118 in caso di urgenze.

Quali sono le alternative?

Ferie

QUANTE SE NE MATURANO?

Il lavoratore matura circa due giorni di ferie per ogni mese in cui lavora più di 15 giorni.
Alla fine di un anno lavorato avrà maturato un intero mese di ferie.
Le ferie possono anche essere anticipate: significa, quindi, che la lavoratrice domestica -superato questo momento di crisi- dovrà lavorare per rimaturare le sue ferie.

Permesso non retribuito

Datore di lavoro e lavoratore possono decidere, di comune accordo, di sospendere il contratto sfruttando i permessi non retribuiti.
In questo periodo il lavoratore non maturerà nè stipendio, nè contributi, nè ferie, nè ratei di tredicesima o TFR.
A tutti gli effetti il contratto sarà in stand-by e, nel momento in cui si riprenderà a lavorare, tutto ricomincerà da dove si era lasciato.
Ci sono delle limitazioni temporanee da rispettare però, chiamateci per saperne di più.

Cessazione Contrattuale

Il datore di lavoro può scegliere di chiudere il contratto rispettando, naturalmente, i periodi di preavviso da conferire al lavoratore. Tale periodo di preavviso può anche essere retribuito senza che sia lavorato.

Il datore di lavoro può scegliere di chiudere il contratto rispettando, naturalmente, i periodi di preavviso da conferire al lavoratore. Tale periodo di preavviso può anche essere retribuito senza che sia lavorato.

Autodichiarazione

Il documento essenziale per uscire di casa

Ricordate sempre che le lavoratrici domestiche possono muoversi per comprovate esigenze lavorative. Dovranno però portare sempre con sè l’autodichiarazione scaricabile qui
Anche loro dovranno seguire il buon senso e rispettare le norme igienico-sanitarie