Quando un familiare può essere considerato a carico ?

Quando un familiare può essere considerato a carico ?

L’agenzia delle entrate riporta testualmente nelle “ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE”  le seguenti informazioni:

 

Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel corso dell’anno hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Per i figli con età inferiore a i 24 anni la soglia è elevata a 4.000 euro.

Come posso fare per percepire le detrazioni per i familiari a carico ?

Per percepire le detrazioni dei familiari a carico, (sempre che essi rispettano i requisiti spiegati in questo articolo), andrà comunicato al proprio datore di lavoro compilando l’apposito “Modulo per le Detrazioni D’imposta”. Tale documento include la possibilità di indicare i codici fiscali dei familiari e la percentuale di carico.

Non ho comunicato al datore di lavoro il carico di un mio familiare come posso fare ?

Niente paura, al Punto Amico possiamo far recuperare le detrazioni dei familiari a carico. Infatti le detrazioni per i familiari a carico sono calcolate dal soggetto che presta l’assistenza fiscale ( in sede di dichiarazione dei redditi)

Sono un pensionato come posso fare per richiedere le detrazioni per i familiari a carico ?

Niente paura, presso gli sportelli del Punto Amico possiamo inoltrare la richiesta comunicando all’INPS di applicare la detrazione

 

ATTENZIONE A INDICARE I FAMILIARI A CARICO SOLO QUANDO SPETTANO, PER NON INCORRERE A SANZIONI

Prima di proseguire con la guida dell’agenzia delle entrate vorrei soffermarmi a questa frase: “Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nell’anno hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili”.  A partire dal 2019 (e quindi dichiarazione dei redditi 2020), se il figlio ha meno di 24 anni affinché venga considerato a carico deve avere un reddito non superiore ai 4.000€.

Dalla nostra esperienza possiamo affermare che sono moltissimi i contribuenti che non hanno chiara la situazione.

 In particolare vi consigliamo di fare attenzione e non dimenticare che :
1-  Per essere considerato a carico il familiare, deve aver posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore ad  € 2.840,51.
Tale limite va considerato come soglia di reddito percepito nell’intero anno.
2- Il limite di € 2.840,51 si intende importo di reddito lordo e non il netto percepito dal familiare.
3- Bisogna considerare che la soglia di € 2.840,51, si ottiene sommando tutti i redditi lordi percepiti nell’intero anno.
Tra cui i redditi di lavori occasionale, ritenuta d’acconto, locazione ecc..
4- Bisogna tenere in considerazione, che al raggiungimento della soglia di € 2.840,51,
viene considerato anche il reddito INPS di indennità di disoccupazione, ossia la NASPI.
5-  Bisogna tenere conto anche delle proprietà possedute.
Di seguito le specifiche:

  1. Il familiare nel corso dell’anno viene considerato a carico o non a carico, per l’intero anno. Di conseguenza non potrà essere considerato a carico solo per un certo numero di  mesi. Salvo eccezione della nascita o del decesso del familiare.
  2. Il tetto di € 2840,51, importo limite per cui viene considerato un familiare a carico, è LORDO ! Questo significa che, se il familiare ha incassato nel corso dell’anno,  importi inferiori al tetto limite consentito, non è detto che può essere considerato a carico.
    L’unico modo per verificare se può essere considerato familiare a carico, è controllare a quanto ammonta il totale del reddito LORDO percepito ( non il totale dell’importo incassato). Questo dato scaturisce solo esaminando le sue ( o la sua) Certificazione Unica.
  3. Anche i lavori in prestazione occasionale e il lavoro retribuito tramite ritenuta d’acconto, sono redditi da dichiarare. Quindi anche per i lavori occasionali il datore di lavoro deve rilasciare una Certificazione Unica. Spesso e volentieri questi redditi in ritenuta d’acconto non vengono considerati e spesso i contribuenti non sono neanche in possesso della Certificazione Unica.
    Anche in questo caso,  bisognerà controllare dai modelli o dal modello, Certificazione Unica, il totale del reddito LORDO percepito.
  4. I redditi dell’indennità di disoccupazione NASpI – INPS fanno cumulo con i redditi percepiti. Spesso e volentieri il contribuente si dimentica della C.U. emessa dall’INPS. Questa Certificazione Unica può essere scaricata dal sito dell’INPS tramite codice PIN o può essere rilasciata dal Punto Amico. Anche in questo caso,  bisognerà controllare dai modelli o dal modello, Certificazione Unica, il totale dell’imposta LORDA percepita.
  5. I redditi derivanti da fabbricati fanno cumulo con gli altri redditi, questi andranno ad aumentare l’imposta lorda percepita.

Attenzione portare sempre tutta la documentazione completa del familiare che ha percepito redditi ( sia che esso sia ancora a carico o no). Tramite il Punto Amico 730 Point si potrà verificare ed elaborare la dichiarazione in modo corretto e non solo.  Il 730 Point Punto Amico si occuperà di verificare se il familiare che ha prodotto reddito:

  1. avrà l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi;
  2. avrà un rimborso se presenta la dichiarazione.

Nel primo caso andremo ad elaborare la dichiarazione dei redditi del familiare, adempiendo in modo corretto alla normativa evitando sanzioni derivanti dall’omessa dichiarazione.

Nel secondo caso andremo ad elaborare la dichiarazione dei redditi al familiare, il quale otterrà un rimborso.  Tale rimborso potrebbe scaturire anche in assenza di spese sostenute e se a carico di un altro familiare.

 

Quando un familiare può essere considerato a carico ?

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:

  •  il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).

Possono essere considerati familiare a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero:

Possono essere considerati a carico anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  • i discendenti dei figli;
  • i genitori (compresi quelli adottivi);
  • i generi e le nuore;
  • il suocero e la suocera;
  • i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
  • i nonni e le nonne.

Familiari fiscalmente a carico.  Quando un familiare può essere considerato a carico ? 


 

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